Ombre Bianche
La Caccia alle Streghe
Uno spettacolo appositamente pensato per ridare voce e vita a luoghi antichi e troppo spesso dimenticati, ricchi di Storia e storie. Attraverso la potenza espressiva e immaginativa del teatro di figura viene messa in scena una delle leggende popolari più affascinanti della tradizione Italiana: quella del fantasma di Azzurrina di Montebello, bambina albina perseguitata perché considerata strega e scomparsa in circostanze misteriose nel 1375. Una riflessione poetica sulla diversità e sull’isolamento che nasce dalla memoria storica collettiva, sedimentata in secoli di racconti popolari e legata al periodo dell’Inquisizione in Romagna.
scheda artistica
uno spettacolo di: Coppelia Theeatre
co-produzione: ERT |Emilia Romagna Teatro
drammaturgia, performer: Mariasole Brusa
puppets, costumi: Jlenia Biffi
musiche originali, pianoforte: Stefano Bechini
light designer: Andrea Napolitano
poesie: Alejandra Pizarnik
consulenza alla regia: Andrea Macaluso
consulenza tecniche vocali: Francesca della Monica
consulenza storica: Prof. Marco Ciardi | Università di Bologna
con il supporto di:
La Corte Ospitale, Teatro Testori di Forlì, Teatro del Drago, Teatro Povero di Monticchiello, Nuova Accademia degli Arrischianti, Teatro Comunale di Sarteano, Teatro Comunale di Russi, Compagnia Iris, Rocca Manenti Sarteano
scheda tecnica
lo spettacolo può essere ripetuto fino ad esaurimento del pubblico per un max di 3 repliche al giorno
Donne e Discriminazione
La Leggenda di Azzurrina non è solo una storia fantasmi, ma racchiude in sé anche una profonda riflessione sulla lotta che, in ogni epoca, individui di qualsiasi sesso ed età hanno dovuto affrontare per poter affermare la propria indipendenza, la propria personalità, la propria unicità.
la paura del diverso
White Shadows, ombre bianche, è la perifrasi utilizzata per indicare gli albini ancora oggi perseguitati in Tanzania, perché la paura del diverso è tutt’altro che storia antica e assume forme sempre più sottili e pericolose, alimentata dalla massa informe e inconsapevole del web che dà spesso origine a veri e propri roghi virtuali.
Trailer OMBRE BIANCHE
riqualificazione ambientale
Ombre Bianche è pensato per essere rappresentato in luoghi extra teatrali: castelli, dimore storiche, borghi medioevali, giardini e cortili, ma anche case abbandonate e archeologia industriale. Lo spettacolo è strutturato in modo modulare così che le varie scene possano essere riadattate, di volta in volta - attraverso un attento studio in sopralluogo - ai differenti spazi che le ospiteranno, valorizzandone al massimo le caratteristiche architettoniche, artistiche e storiche, in un’ottica di riqualificazione ambientale e trasmissione culturale. Tramite un allestimento agile e flessibile sarà così possibile trasformare luoghi, a volte anche trascurati e dimenticati, in vere e proprie ‘scenografie urbane e naturali’, facendo emergere la memoria stessa della materia.
tradizioni popolari
La scrittura drammaturgica si è nutrita di un’ampia fase di studio delle tradizioni, espressioni linguistiche, canti e superstizioni della cultura popolare romagnola. Tra queste memorie recuperate vi è anche una macabra filastrocca in dialetto romagnolo arcaico che restituisce immagini della brutalità della carestia e delle fatiche della vita contadina. La vicenda di Azzurra si intreccia così ad altre storie di vita popolare realmente accadute. Come quella di un burattinaio bruciato sul rogo dall’Inquisizione; in quanto, le forme di mascheramento e di teatralità erano ritenute non solo atti blasfemi, ma soprattutto momenti di pericolosa libertà d’espressione.